Riceviamo questi bei versi inediti di Maria Teresa Santalucia Scibona e li pubblichiamo con la massima riconoscenza verso l'autrice ...
UN VORTICE DI SPERANZA
“Giammai con timore.” Jorge
Luis Borges
All’amata Torre, a
Francesco Mori, a Brio, al Dr. Pier Luigi Millozzi, a nome di ogni componente
della Contrada.
Finito il rito della
sbandierata
col rullio sincopato dei
tamburi,
le chiarine pervadono la
piazza.
Religioso il silenzio
della folla
nella febbrile
conchiglia.
Dopo la snervante
partenza,
la mossa finalmente è
buona.
Si scioglie la subdola
tensione
dei nervosi destrieri,
che schivano
gli urti perniciosi dei
colonnini.
Scatto bruciante alla
seconda curva
di San Martino. Mirabile
accoppiata
di fantino e cavallo sul
tufo violento,
bersagliati dalle rudi
nerbate,
pur d’abbracciare un
sogno.
Canta il prode fantino
col suo Drappo
in mano, l’inno
gaudioso, per la gente
indomita del Rione
Salicotto.
Incollato al dorso di
Morosita Prima,
l’eroico Andrea Mari
ha sperato in cuor suo,
di far doppio
cappotto in onore della
dolce Maria.
La Mamma veglia in quel
di Provenzano
col Suo primato d’amore,
sull’avverse
sorti del popolo senese.
La mia valorosa
Contrada, nutre
figli dall’anima
bruciante, d’una fiera
passione assetata
d’infinite vittorie.
Lieti beviamo il rubro
vinello
della cosmica gioia.
Brindiamo insieme nei
tersi calici
le future memorie della
Torre,
incluse nell’epica
storia.
Siena, lunedì 10 agosto
2015
Maria Teresa Santalucia Scibona
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